Se hai più o meno la mia età (no, non ti dico qual è!) forse anche tu ricorderai quanto eravamo angosciati da un possibile futuro in cui i robot avrebbero completamente sostituito l’essere umano.

Complici i libri e i film di fantascienza, ci aspettavamo di avere tutti un robottino che girava per casa pulendo i pavimenti, alzando o abbassando le tapparelle, dando da mangiare ai cani o regolando la temperatura della stanza.

Non ce ne rendiamo neanche conto, ma quel futuro che tanto ci preoccupava in realtà è già arrivato. È solo un po’ diverso da come ce lo aspettavamo.

Oggi abbiamo dispositivi che accendono la luce, gestiscono l’impianto di video sorveglianza, chiudono le porte, e letteralmente ci fanno pure il caffè.

Insomma, abbiamo a disposizione un’intelligenza artificiale in grado di sostituire non solo un maggiordomo, ma perfino un medico e addirittura (chi l’avrebbe mai detto) un copywriter.

Oggi voglio osservare più da vicino cosa sta succedendo nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale applicata alla creazione di contenuti per il web.

Secondo te ci dobbiamo preoccupare? Oppure può essere una risorsa utile e preziosa? Scopriamolo insieme!

intelligenza artificiale

Come funziona l’AI per la scrittura sul web

Gli strumenti di scrittura con l’intelligenza artificiale sono nati essenzialmente per risparmiare tempo e denaro. Basta inserire qualche informazione generale sul testo che si desidera ottenere e la macchina fa tutto da sola in tempi brevissimi.

Questi tool operano in modo molto simile a come faremmo noi umani. Innanzitutto, raccolgono informazioni da varie fonti, leggono i testi e ne comprendono il significato.

Successivamente, creano il proprio testo, che avrà un senso compiuto, rispetteranno le regole grammaticali, esprimeranno opinioni e trasmetteranno emozioni.

Se lavoriamo con uno strumento di AI per scrivere contenuti ottimizzati per la SEO, sarà anche in grado di utilizzare le keyword necessarie.

Ma come è possibile tutto ciò?

L’intelligenza artificiale può compiere associazioni fra le parole e le frasi e capisce anche quali emozioni vengono comunicate da questi testi.

La scienza chiamata Natural Language Processing si occupa proprio di far sì che una macchina (cioè un computer) sia in grado di comprendere il linguaggio. Attraverso i processi di  Sentiment Analysis, il computer impara anche quali emozioni vengono espresse nel testo, se l’argomento è affrontato in modo positivo o negativo.

Il procedimento di Sentiment Analysis parte dall’analisi del significato delle parole per poi determinare in che rapporti si trovano le une con le altre. Questi rapporti sono stabiliti dalle regole grammaticali e dall’analisi del contesto.

Da queste analisi, quindi, l’intelligenza artificiale è in grado di ricavare informazioni che le permettono di stabilire quali sono le emozioni nel testo.

Una volta che una macchina ha imparato a fare questa analisi, è anche possibile farle fare il procedimento inverso. Si parte cioè con l’inserimento delle caratteristiche desiderate per poi ottenere un testo dall’aspetto molto simile a quelli prodotti dagli umani.

Ed ecco che il risultato può essere un contenuto molto critico nei confronti di un determinato argomento, oppure molto positivo, o semplicemente neutrale e imparziale.

Ti va ora di scoprire quali risultati si possono ottenere?

Strumenti per creare contenuti con l’AI

Ho testato alcuni strumenti di creazione testi con l’intelligenza artificiale ed ecco quali sono i risultati che ho ottenuto. Vediamo cosa ne pensi, se ti sembrano scritti da un essere umano o da una macchina!

Copymatic

Con Copymatic, per ottenere un testo devi per prima cosa selezionare che tipo di contenuto vuoi realizzare.

Le opzioni sono diverse, dall’articolo di blog alle risposte alle FAQ, fino anche a recensioni o testimonianze, descrizioni di prodotti, email, post per i social… insomma, tutto quello che si può scrivere sul web.

Ho scelto, per il mio test, di scrivere l’introduzione di un articolo di blog.

A questo punto, ho semplicemente selezionato la lingua, inserito il titolo e ho dato qualche indicazione sull’argomento da trattare.

Sono passati solo 15 secondi dal clic sul pulsante “Generate” e questo è il risultato che ho ottenuto.

Mi vengono proposte 7 soluzioni per l’intro del mio articolo. Eccole qua sotto:

Copymatic intro generato da intelligenza artificiale

Questo risultato mi ha incuriosito e allora sono andata avanti a far scrivere all’intelligenza artificiale l’intero articolo.

Ti va di leggerlo? Lo trovi qui!

Copy.ai

Copy.ai ti chiede una serie di domande al momento della tua registrazione, in modo che venga preparata una piattaforma personalizzata per le tue esigenze.

Nel mio caso, ho detto che ho bisogno di scrivere articoli per il mio blog.

Una volta effettuato l’accesso, per prima cosa ho selezionato la lingua italiana, poi ho scelto di scrivere un post di tipo tutorial.

Ho inserito quindi una breve descrizione dell’argomento di cui parlare (lo stesso usato nell’altro strumento).

A differenza di Copymatic, in questo caso posso  selezionare il tono di voce da utilizzare. Faccio un tentativo azzardato e scelgo “adventurous”!

Genera articolo con intelligenza artificiale Copy.ai

Per prima cosa, vengono generati diversi titoli (ben poco avventurosi in realtà). Ne scelgo uno e vado avanti.

Quindi, procedo con la creazione del contenuto e della conclusione. Devo selezionare sulla destra la sezione dell’articolo che voglio creare. Cominciamo con l’intro, poi passerò a generare il contenuto e la conclusione.

Per il contenuto, posso generare tutti i paragrafi che voglio a partire da una breve descrizione.

Questo strumento non mi permette di creare un intero articolo dall’inizio alla fine, ma piuttosto genera diversi “pezzi” che poi potrò salvare e rimontare come preferisco.

Contenuto generato con intelligenza artificiale Copy.ai

Il risultato di questo esperimento lo trovi su questa pagina.

Rytr

Concludiamo con Rytr. Al momento dell’accesso, sarai portato subito sulla pagina di creazione del contenuto, senza preamboli.

Scegli la lingua, il tono di voce e il tipo di contenuto. Qui puoi scegliere fra tantissime opzioni: articolo di blog, Google Ads, call to action, landing page… e molto altro.

Scelgo per esempio Blog outline, per creare una struttura di articolo. Inserisco quindi la mia keyword e lascio fare tutto all’AI.

Ottengo quindi una serie di titoli, che indicano le sezioni che faranno parte dell’articolo. Posso modificare questi suggerimenti come desidero.

Struttura articolo intelligenza artificiale Rytr

Ora voglio che l’intelligenza artificiale scriva tutto il contenuto. Seleziono dunque i vari titoli e clicco su “Paragraph”, ed ecco che viene creato un paragrafo per ciascuna sezione.

Paragrafi Rytr

Vuoi leggere il risultato completo? Eccolo qui.

Google e i contenuti generati con l’AI

Passiamo ora a capire se generare contenuti con l’intelligenza artificiale possa darci un qualche vantaggio (o svantaggio) sulla SEO.

Qualcuno potrebbe temere che i motori di ricerca in qualche modo si accorgano che il testo è stato generato automaticamente e quindi penalizzare il sito.

In realtà, se tu prendi il testo generato e lo usi così com’è, ciò che ottieni è semplicemente un contenuto poco curato. E a Google non piace, certo, ma non gli piacerebbe nemmeno se lo avessi scritto tu in modo svogliato e distratto.

Insomma, il problema non è che il testo è generato da un’AI, ma che il testo non è revisionato ed è di cattiva qualità.

Lo stesso vale per chiunque leggerà il tuo articolo: se non scrivi qualcosa di interessante e utile, con attenzione ai dettagli, ricco di esempi e di esperienze, nessuno ha voglia di leggerlo.

Posizionarsi su Google non riguarda solo l’inserimento delle parole chiave nel testo, ma ha a che fare anche con quanto il lettore trovi utile ciò che scrivi.

Se il visitatore percepisce qualità nei tuoi contenuti, passerà più tempo sul tuo sito e tornerà in futuro, magari lascerà dei commenti agli articoli, li condividerà sui social. Tutti questi segnali contribuiranno a migliorare le tue posizioni sui motori di ricerca.

Insomma, vuoi scrivere con una macchina per una macchina, oppure vuoi parlare alle persone?

Per carità, se vuoi usare un generatore AI per i tuoi articoli, fai pure, ma sappi che dovrai comunque lavorarci su personalmente per ottenere un risultato apprezzabile.

In cosa può essere utile l’uso di contenuti generati dall’intelligenza artificiale?

Finora abbiamo parlato di AI content creation prevalentemente per gli articoli di un blog, e probabilmente hai già capito che questo utilizzo non mi entusiasma un granché!

Però non dico che l’AI sia totalmente inutile, in alcuni casi può effettivamente darci una mano, soprattutto per farci risparmiare un po’ di tempo.

Gli vogliamo dare un’altra chance a questa intelligenza artificiale? Dai proviamoci.

Per esempio, può suggerirti degli argomenti di cui parlare, che si tratti di un blog, di un post sui social, di un podcast o di un video. A partire da un argomento scelto da te, gli strumenti come quelli di cui ti ho parlato sopra possono creare una serie di titoli, paragrafi, introduzioni, “pezzi” di discorso insomma. Fra tutti questi, qualcosa di interessante di sicuro la troverai.

Quindi, sì all’intelligenza artificiale se sei a corto di idee! Soprattutto perché i risultati ottenuti derivano da un’analisi di ciò che fanno i tuoi competitor.

L’intelligenza artificiale ti aiuta anche a ottimizzare la SEO dei tuoi articoli. Se usi WordPress e hai un plugin come Rank Math o Yoast SEO, in parte stai già facendo affidamento su un’AI: il punteggio SEO che ottieni non è altro che frutto di una “macchina intelligente”.

esempi analisi rank math e yoast

Ci sono strumenti di generazione dei contenuti che non si limitano a darti un punteggio, ma effettuano anche le correzioni al testo, basta semplicemente dirgli per quali keyword vuoi posizionarti.

Pensaci un attimo: se Google può leggere i contenuti dei siti web e capirne la qualità, perché non dovrebbe esserci uno strumento che possa fare il contrario? E infatti, l’intelligenza artificiale ti permette di soddisfare le esigenze di Google.

E quindi: approviamo l’uso dell’AI per creare contenuti SEO? Be’, ni, direi solo in parte. In ogni caso è necessaria la revisione da parte di un essere umano. Sapessi quante volte mi trovo in disaccordo con Rank Math!! (E solitamente ho ragione io!)

Infine, l’AI ti aiuta sicuramente a creare qualcosa di breve e diretto. Pensa a un semplice tweet o al titolo di un articolo, all’oggetto di una email o a una call to action. In questo caso penso che ci sia una certa utilità. Questo non significa che tu puoi startene tranquillo e non fare nulla! I tuoi sforzi saranno comunque limitati alla creazione di un input da inserire nello strumento e alla scelta dell’output che ti piace di più, ed eventualmente a qualche correzione.

A volte non riusciamo a inventarci un titolo originale o un messaggio che catturi l’attenzione. Questi strumenti possono aiutare la tua creatività, facendoti risparmiare tempo e con meno frustrazione.

Le mie osservazioni sugli strumenti di creazione contenuti con l’intelligenza artificiale

Analizzando i risultati ottenuti con questi strumenti, dal punto di vista puramente tecnico, quindi osservando semplicemente la qualità del testo ottenuto, devo dire che mi aspettavo peggio.

Sicuramente ci sono tante cose da sistemare, ci sono errori di sintassi e frasi un po’ strane, quindi l’intervento dell’uomo è ancora necessario per ottenere un contenuto corretto. Sicuramente, i testi in inglese sono molto migliori perché è la lingua su cui si è lavorato di più. Sono certa che vedremo enormi miglioramenti in breve tempo anche per la lingua italiana.

Dal punto di vista umano… beh, sinceramente non sono per niente contenta che si stiano diffondendo strumenti simili.

Negli ultimi anni il contatto fra le persone è diventato praticamente inesistente, e non parlo solo di tutto ciò che ci è successo dal 2020 in poi, ma mi riferisco alla direzione che già avevamo preso in precedenza.

Basti pensare semplicemente ai messaggi registrati al telefono: premi 1 per attivare l’offerta, premi 2 per disattivare, premi il geroglifico per parlare con un operatore…

Io sono una persona molto diretta, se già mi conosci lo saprai bene, e il contatto diretto con le persone è ciò che rappresenta la mia personalità e il mio lavoro. Per me l’empatia è tutto, non esiste alcun rapporto col cliente se non si crea una relazione vera.

Una cosa è certa, non mi farò mai scrivere un contenuto da una macchina. Come può l’intelligenza artificiale i miei sentimenti e le mie opinioni? Può simulare i miei sentimenti, ma non è la stessa cosa.

E chiudo il discorso con una riflessione. Se tutti usassimo questi strumenti, cosa ci differenzierebbe l’uno dall’altro? Cosa ci sarebbe di unico nel tuo articolo? Come riusciresti a trasmettere un valore aggiunto a ciò che stai comunicando?

E tu cosa ne pensi? Farai uso di questi strumenti? Pensi che siano utili per risparmiare tempo e denaro? Oppure non sei disposto a farti sostituire da una macchina?

Sono proprio curiosa della tua opinione e non vedo l’ora di leggere i tuoi commenti!

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