Ai di Google: Siamo pronti ad un cambiamento epocale?
Sinceramente credo di no perché ai cambiamenti non si è mai davvero pronti ci si adatta ad essi con il tempo. Ma le AI stanno diventando invasive e sono sempre più adottate in ogni ambito del sapere umano e della tecnologia.
Qualche settimana fa dicevo in una community che la SEO stava per cambiare in modo impressionante dall’introduzione dell’intelligenza artificiale e che la ricerca sarebbe cambiata definitivamente. Indovina un po’, le mie supposizioni si stanno avverando. L’evento Google I/O ‘23 ha rivelato alcune novità interessanti che mi hanno dato ragione.
Va bene era semplice, non c’era motivo per cui Google non dovesse adottare l’AI nel listato di ricerca, visto che stanno lavorando da anni sulle AI ed in particolare per sviluppare Bard, il loro chatbot amichevole. Cosa cambierà? Senza farsi prendere da allarmismo e nemmeno da entusiasmo delirante ecco alcuni punti che toccheranno chi ha un blog e alcune novità interessanti.
Ecco le novità:
1️⃣ Tutti potranno avere ora accesso a Bard, che è una risposta a ChatGPT. E non finisce qui: presto Bard arriverà con strumenti aggiuntivi come un modo per eseguire codice, bozze di email per te in Gmail e molto altro. Un pochino in ritardo rispetto ad altri in ogni caso, ma si sa Google è Google e quello che propone lui è di più semplice adozione per il numero di utenti fidelizzati.
2️⃣ Google Workspace sta ottenendo la propria IA, chiamata Duet AI. Questa funzione ti consentirà di generare testo in Google Documents, creare modelli in fogli di lavoro e diapositive. Assicurati di unirti alla lista d’attesa se vuoi averlo per primo.
3️⃣ Google sta introducendo la filigrana automatica per tutti i contenuti generati dall’intelligenza artificiale. Ciò significa che ora è possibile rilevare il testo creato dall’intelligenza artificiale, promuovendo una maggiore trasparenza e responsabilità.
4️⃣ La ricerca su Google avrà un nuovo aspetto conversazionale, integrando quella che sembra l’esperienza Bard in modo più nativo nella ricerca stessa. Aperta anche la lista d’attesa.
Per darvi un assaggio l’aspetto dovrebbe somigliare a quello dell’immagine sotto. Nella parte alta troverai i risultati generati tramite Ai. Spesso troverai subito dopo link sponsorizzati, quindi i risultati di ricerca naturali slitteranno probabilmente ancora più in basso dando meno spazio e possibilità di esser rintracciati su Google come una volta.
Che ne pensate, vale la pena fare una prova? Per il cambio di modalità di ricerca ed i parametri cui riferirsi dobbiamo aspettare qualche tempo e seguire le modifiche che verranno annunciate per adattarci in fretta ai cambiamenti. Ma niente paura si tratta solo di un modo diverso di approcciarsi, il contenuto di valore resta prioritario e Google da sempre indicazioni su come fare. Un ultimo suggerimento seguite i canali di informazione giusti e lasciate stare i signori che sono ancora lì a dirvi di studiare bene le keywords ecc … occhio!